(Adnkronos) – Una settimana dura per l’Ucraina. Il consueto messaggio serale del presidente Volodymyr Zelensky somiglia ad un bilancio parziale per archiviare l’ultima durissima fase della guerra contro la Russia. Le forze armate di Kiev, da pochi giorni sotto il comando del generale Oleksandr Syrsky, hanno abbandonato la città di Avdiivka, nell’est del paese, lasciando campo libero al nemico che ha alzato la propria bandiera sulle macerie.
“Esprimo gratitudine per tutti i soldati, per tutti coloro che si impegnano per la difesa, per tutti coloro che aiutano”, dice Zelensky. “Questa settimana, i cuori di tutti quelli che tengono a noi – non solo in Ucraina – hanno sperimentato sentimenti di preoccupazione per i nostri eroi, per la nostra Avdiivka, per ogni soldato e per il destino del nostro popolo e del nostro intero paese”.
La Russia, mentre Vladimir Putin ribadisce offerte irricevibili di dialogo, rivendica progressi dopo la conquista di Avdiivka e, con informazioni non verificate in maniera indipendente, annuncia di aver guadagnato oltre 8 chilometri rispetto alla precedente linea del fronte. I piani di Kiev, non è un segreto, sono condizionati dalla carenza di armi e munizioni che rischia di diventare cronica.
Il sostegno dell’Ue – oltre agli accordi di sicurezza firmati con Regno Unito e negli ultimi giorni con Francia e Germania – non è sufficiente per compensare lo stop alle forniture americane. Il pacchetto da 61 miliardi con armi e equipaggiamenti è fermo al Congresso degli Stati Uniti: Zelensky, dopo l’ok del Senato, attende il sì della Camera dei Rappresentanti a maggioranza repubblicana. Un voto negativo, da non escludere vista la presenza di Donald Trump sullo sfondo, non è da escludere: senza armi americane, per Kiev la situazione diventerebbe ancor più complicata.
“La battaglia continua, la cosa più importante è che facciamo il possibile e l’impossibile per sconfiggere la malvagità russa e proteggere il maggior numero di vite ucraine. Gli ucraini hanno combattuto con eroismo in passato, ma per la prima volta nella sua storia l’Ucraina ha ottenuto solidarietà e sostegno a livello globale”, dice facendo riferimento al supporto che la comunità internazionale ha espresso nella Conferenze sulla sicurezza a Monaco di Baviera. “Sebbene ci siano diversi orientamenti politici nel mondo, diversi problemi, noi continuano a fare il massimo affinché il mondo sia con l’Ucraina e affinché i nostri soldati possano fermare la crudeltà russa e riprendere ciò che è nostro. Dobbiamo continuare a resistere, dobbiamo centrare i nostri obiettivi ucraini in questa guerra”, conclude.