Vaccino covid, terza dose a oltre 6mila italiani. “Pfizer sicuro tra 5 e 11 anni”

Sono oltre 6mila (6.803) gli italiani che hanno ricevuto la terza dose del vaccino anti-covid ( pari allo 0,73 % della popolazione oggetto di dose aggiuntiva/richiamo). Intanto Pfizer-BioNTech fanno sapere che il loro siero è “sicuro per i bambini tra i 5 e gli 11 anni”.  

Al via ieri la nuova somministrazione di vaccino anti-covid per le categorie dei fragili. Si tratta di 3 milioni di soggetti a rischio. A giorni, spiega intanto il commissario all’emergenza coronavirus Figliuolo, dovrebbe arrivare il via libera del Cts anche per sanitari, Rsa e over 80. A ricevere la dose aggiuntiva fino a ora sono state 6.803 persone (pari allo 0,73 % della popolazione oggetto di dose aggiuntiva/richiamo. Il totale delle somministrazioni è di 82.670.260: 44.356.849 ( 82,13 % della popolazione over 12) hanno ricevuto almeno una somministrazione mentre 41.175.922 (76,24 % della popolazione over 12) hanno completato il ciclo vaccinale). 

“Siamo a 41 milioni di italiani vaccinati, siamo a circa il 76% di over 12. Aspettiamo l’ok del Cts per la terza dose a sanitari, over 80 e ospiti delle Rsa. A chi è diffidente sul vaccino, dico: informatevi, nessuno vuole obbligare”, ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza, si esprime così durante la visita all’hub vaccinale di Villorba, in Veneto. “Abbiamo visto un incremento delle prenotazioni di vaccino, vedremo se questo trend si consolida. Mi sento di fare un appello a chi è un po’ diffidente e attende: informatevi, chiedete a medici e infermieri, a chi negli ospedali vede la sofferenza per il covid. Abbiamo avuto oltre 130mila morti per covid e ci sono persone che portano i segni del long covid, ho amici che fanno una rampa di scale e hanno il fiatone. Vi dico di informarvi e di fare una libera scelta, nessuno vuole obbligare”, ha aggiunto Figliuolo. “Tutti gli strumenti di democrazia vanno bene. Io sono per la Costituzione”, risponde ai giornalisti che chiedono un parere sull’ipotizzato referendum popolare contro il Green Pass obbligatorio. 

“E’ bene che ognuno si informi. Vaccinarsi è un dovere civico e morale, come dice il presidente Mattarella. Dobbiamo mettere in salvo chi è attorno a noi, non si può essere egoisti. In questo, i nostri giovani ci hanno dato una grande lezione: nella fascia 20-29 anni in pochissimo tempo abbiamo avuto il maggior numero di adesioni, i giovani sono corsi in massa a vaccinarsi”, prosegue. “Oggi partono le terze dosi in tutta Italia, parliamo di dosi aggiuntive per i cosiddetti immunocompromessi, persone con un sistema immunitario compromesso”, evidenzia. 

Il vaccino Pfizer è efficace e sicuro per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Lo hanno annunciato Pfizer e BioNTech in base ai risultati di uno studio di fase 2/3 che mostra per il loro vaccino anti Covid “un profilo di sicurezza favorevole e una robusta risposta” in termini di anticorpi neutralizzanti nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, utilizzando un regime a due dosi di 10 microgrammi (µg) a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. Si tratta di una dose inferiore a quella (30 µg) utilizzata per le persone di età pari o superiore a 12 anni. Le risposte anticorpali nei partecipanti a cui sono state somministrate queste quantità “erano paragonabili a quelle registrate in un precedente studio Pfizer-BioNTech in persone di età compresa tra 16 e 25 anni immunizzate con dosi di 30 µg”, spiegano le due azienda in una nota. “La dose di 10 µg è stata accuratamente selezionata come dose preferita per la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni”. 

Pfizer e BioNTech intendono presentare “il prima possibile” i dati sul loro vaccino anti-Covid nella fascia 5-11 anni all’agenzia statunitense Food and Drug Administration (Fda) e all’Agenzia europea del farmaco Ema, ma anche ad altri enti regolatori. Da un lato, spiegano, è “prevista una richiesta all’Ema per aggiornare l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio dell’Ue”. Dall’altro, per gli Stati Uniti, le aziende prevedono di includere i dati in una presentazione a breve termine per l’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua), mentre continuano ad accumulare dati di sicurezza ed efficacia necessari per presentare la richiesta di approvazione completa in questa fascia di età. 

(Adnkronos)