(Adnkronos) – Le terze dosi, o booster, del vaccino covid Pfizer-BioNTech e Moderna non solo ostacolano i contagi legati alla variante Omicron, ma sono soprattutto efficaci nell’impedire che le persone contagiate con la variante del covid siano costrette al ricovero in ospedale. E’ quanto indicano i dati resi noti oggi dal Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti. Secondo i dati dell’agenzia, le dosi booster dei due vaccini mostrano un’efficacia del 90% contro le ospedalizzazioni dovute alla variante e sono particolarmente efficaci nella fascia di età over 50.
In generale, i nuovi dati indicano una maggiore efficacia dei vaccini contro la variante Delta, rispetto alla Omicron, che secondo gli studi di laboratorio è parzialmente in grado di aggirare la risposta immunitaria dell’organismo.
I risultati sono stati ottenuti sulla base di 3 nuovi studi in un momento in cui il 99% dei nuovi casi covid negli Usa sono attribuibili alla variante Omicron. La dose booster si è rivelata efficace al 90% per evitare ricoveri tra dicembre e gennaio, secondo i dati raccolti dai Cdc in relazione a circa 88.000 ricoveri in 10 stati. Due dosi di vaccino – quindi il ciclo ordinario di vaccinazione – hanno mostrato un’efficacia del 57% ad almeno 6 mesi dalla seconda dose. Il booster, inoltre, ha mostrato un’efficacia dell’82% per evitare il ricorso ad una visita in pronto soccorso, secondo le cartelle cliniche relative a 200.000 viste effettuate anche in questo caso in 10 stati. L’efficacia in questo ambito scende al 38% se si considerano solo 2 dosi di vaccino.
Un secondo studio, inserito anch’esso nel CDC’s Morbidity and Mortality Weekly Report, ha evidenziato l’efficacia della dose booster nella protezione dal contagio ‘targato’ Omicron. I dati raccolti in 25 stati hanno evidenziato che l’incidenza è di 149 casi ogni 100.000 persone quando si fa riferimento a soggetti vaccinati 3 volte. Con 2 dosi, l’incidenza sale a 255 casi.
Inoltre, un terzo studio pubblicato su JAMA ha permesso di osservare che la dose booster evita la malattia grave provocata dall’infezione legata a Omicron. Tra 13.000 persone contagiate dalla variante, il rischio di malattia sintomatica per i vaccinati con booster si è rivelato inferiore del 66% rispetto alle persone vaccinate con 2 dosi.