Dalla zona bianca alla zona gialla o arancione per le festività di Natale. Con l’aumento dei contagi da covid in Italia e la minaccia della variante Omicron, le Regioni cambiano colore o si preparano a farlo in vista dei dati del monitoraggio Iss e della cabina di regia. A rischiare la zona arancione è il Veneto, spiega Zaia, mentre la Lombardia si trova in bilico fra il bianco e il giallo. Sarà invece zona gialla a Capodanno per il Lazio. E mentre la Liguria ha già cambiato colore virando sul giallo, il governatore della Campania De Luca avverte: “Rispetto ai dati che abbiamo, dovremmo stare già in zona arancione”.
“VENETO VERSO ZONA ARANCIONE”- Veneto verso la zona arancione per i contagi covid che continueranno a crescere. E’ lo scenario che delinea il governatore Luca Zaia. La regione è appena approdata in zona gialla. “Il nostro modello dice che almeno fino alla prima settimana di gennaio saremo in crescita” con i contagi “e ci avviciniamo alla zona arancione. Questo continuerà a permetterci di vivere quasi normalmente perché siamo vaccinati. Per chi non lo fosse, però, significa chiusura dei confini comunali e di molte attività”, dice facendo riferimento alle limitazioni che scatteranno per chi non è in possesso del Super green pass.
Secondo i numeri del bollettino di oggi, la regione ha registrato altri 4.716 contagi e 21 morti. I nuovi casi sono stati individuati su 24.183 tamponi molecolari, mentre quelli antigenici sono stati 121.571. Il tasso di positività è del 3,24%. I pazienti covid in ospedale in area non critica sono 1.167 (+48): l’occupazione dei reparti è al 17%. In terapia intensiva sono ricoverate 174 persone (+7).
“Sul fronte vaccinale – spiega Zaia – stiamo andando bene. Ieri abbiamo fatto quasi 50mila vaccinazioni. Dopo il quinto mese dalla seconda dose sappiamo che serve il booster. Faccio appello quindi agli over 70 in particolare modo. Dopo i 5 mesi bisogna andare a fare la terza dose. Ricordo che per gli over 80 c’è l’accesso libero”.
LOMBARDIA IN ATTESA – “Un anno fa eravamo in zona rossa e gli ospedali erano sotto una pressione indicibile, oggi, sia per quanto riguarda i ricoveri in terapia ordinaria che in terapia intensiva, sta crescendo il numero ma è ancora sotto controllo. Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva abbiamo da poco superato la misura fatidica del 10%, mentre per quanto riguarda le terapie ordinarie siamo al 12,3%, per cui dovremmo aspettare i dati di giovedì per capire se passeremo in zona gialla o resteremo in zona bianca”, ha detto a ‘Buongiorno’, su Sky Tg24, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“I dati dicono che il numero dei contagi sta crescendo, ma che non sta crescendo in egual misura il numero dei ricoveri sia in terapia intensiva che ordinari. Evidentemente la vaccinazione ha contribuito in maniera sostanziale ad abbassare la gravità delle infezioni”, aggiunge.
“Potremmo rimanere in bianco, ma è chiaro che dovremo mettere in atto una serie di attenzioni maggiori, quindi la mascherina dovremo tenerla sempre negli assembramenti, sempre al chiuso, mantenere un certo distanziamento e non lasciarci andare a baci e abbracci eccessivi, dovremo stare molto più attenti. Poi aspetteremo se il governo giovedì prenderà ulteriori provvedimenti o meno”, conclude Fontana.
“LAZIO ZONA GIALLA PER CAPODANNO” – Lazio in zona gialla per Capodanno mentre dal 23 dicembre la mascherina sarà obbligatoria all’aperto. “Rispetto a un anno fa la pressione sulla rete ospedaliera è molto, molto inferiore. Detto questo, siamo ancora in una situazione di zona bianca, ma con una evoluzione che probabilmente ci porterà ad un cambio colore verso il Capodanno”, ha detto ieri l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ai microfoni di ‘In Vivavoce’ su Rai Radio 1. Oggi, intanto, nel Lazio su 22.407 tamponi molecolari e 42.131 tamponi antigenici per un totale di 64.538 tamponi, si registrano 2.285 nuovi casi positivi (+647), sono 13 i decessi (-1), 915 i ricoverati (+11), 128 le persone nelle terapie intensive (+9) e +1.104 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 3,5%. I casi a Roma città sono a quota 1.191″.
“CAMPANIA DA ZONA ARANCIONE” – “Vi invito a stare attenti perché la variante Omicron sta esplodendo. Rispetto ai dati che abbiamo della sanità campana noi dovremmo stare già in zona arancione, non in zona gialla”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel suo intervento in Consiglio regionale nel corso della seduta sul bilancio.
“Il dato che è arrivato ieri – ha aggiunto De Luca – era di occupazione del 12,5% di posti di area medica per ricoveri Covid ordinari e del 6% di occupazione di posti di terapia intensiva. Le soglie sono rispettivamente 15% per l’area medica e 10% per le terapie intensive. Adesso dobbiamo controllare quotidianamente che non vengano sforati i parametri nazionali altrimenti ci facciamo male, perché già per il livello di contagio per 100mila abitanti siamo oltre soglia. Reggiamo perché reggiamo sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva. Dal punto di vista strettamente sanitario noi avremmo interesse ad andare subito in zona arancione, ma dal punto di vista sociale ed economico no, perché sarebbe una tragedia bloccare di nuovo l’economia della regione. Quindi in questo momento stiamo cercando di liberare posti di reparti ordinari per accogliere malati Covid, sapendo che questo è qualcosa che pesa sulla vita della nostra comunità perché ritardiamo altri interventi, ovviamente non quelli urgenti ovviamente”. Sui posti aggiuntivi di terapia intensiva, De Luca ha sottolineato che “dobbiamo riaprire, sapendo che abbiamo un problema drammatico di personale. Il problema non sono le strutture, abbiamo realizzato l’anno scorso 120 posti aggiuntivi di terapia intensiva e abbiamo subito aggressioni mediatiche idiote, infami. Mancano gli anestesisti, manca il personale, dobbiamo bloccare altre attività in altri reparti, ma è chiaro che se arriviamo a occupare il 10% delle terapie intensive non c’è altro da fare, dobbiamo chiudere il resto. Stiamo dando l’anima per cercare l’intesa con i nostri dirigenti medici per non sforare le due soglie previste dalla norma nazionale”.
LIGURIA ZONA GIALLA DAL 20 DICEMBRE – Liguria zona gialla da lunedì 20 dicembre per due settimane. Ad annunciarlo il presidente della regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti. “Da lunedì la Liguria sarà in zona gialla per le prossime due settimane. Secondo il report del 16 dicembre l’incidenza media settimanale ogni 100mila abitanti si attesta a 313 (314 Savona, 235 Spezia, 647 Imperia, 229 Genova) mentre i posti letto occupati in area medica sono al 17% e quelli in terapia intensiva sono al 12%”, afferma aggiungendo: “Un dato che ci aspettavamo vista la circolazione del virus nei giorni scorsi e che conferma come ci troviamo nel picco della quarta ondata. Fortunatamente grazie ai vaccini, gli ospedali e le terapie intensive sono occupate di un terzo rispetto allo scorso anno e questo ci permette di non avere situazioni di allarme negli nostri ospedali”.