Von der Leyen: “Polonia mette in dubbio fondamenta Ue”

Con la Polonia sullo Stato di diritto “continuiamo ad avere un regolare dialogo”, ma “purtroppo la situazione è peggiorata”. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, intervenendo nella plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Von der Leyen si è detta “profondamente preoccupata” per la sentenza del Tribunale Costituzionale polacco che ha stabilito l’incompatibilità tra la Costituzione polacca e alcune parti del diritto Ue, perché “mette in dubbio le fondamenta dell’Ue”. 

Scintille in Aula durante il lungo discorso del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Il vicepresidente del Parlamento Europeo Pedro Silva Pereira, che presiede al posto di David Sassoli, in Italia per motivi di salute, ha invitato diverse volte il premier polacco, che ha fatto un discorso ben oltre la mezz’ora, a concludere. 

Morawiecki, al secondo richiamo, mentre stava parlando in polacco, si è interrotto e ha apostrofato in inglese il vicepresidente: “Sto arrivando alla fine ma non mi disturbi, per cortesia”. E’ andato poi avanti a parlare per altri minuti. Alla fine del discorso, Pereira (S&D, Portogallo) ha detto: “Noterà che sono stato estremamente flessibile, ma il rispetto del tempo di parola è anche un modo per mostrare rispetto per quest’Aula e per la democrazia europea”. “L’integrazione europea è la nostra scelta, il nostro destino. L’Europa è il nostro posto, non vogliamo andare da nessun’altra parte”, ha detto prima di arrivare alla conclusione: “Lunga vita all’Europa, il posto migliore che ci sia sotto il sole”. 

Morawiecki, in base ai tempi allocati a ciascun oratore, avrebbe dovuto parlare per 5 minuti, con 5 minuti di replica: ha parlato per oltre 35 minuti. Per l’eurodeputato del Ppe Siegfried Muresan, Morawiecki “ha violato le regole nel momento in cui è entrato nel Parlamento Europeo. Ha violato una regola, sapeva che lo stava facendo e non se ne è curato. Tutti lo hanno visto”. 

(Adnkronos)