MANTOVA – “Una scelta incomprensibile, che favorisce gli agriturismi e penalizza l’intero settore della ristorazione”. Commenta così Giampietro Ferri, presidente di Fipe-Confcommercio Mantova, l’approvazione da parte di Regione Lombardia, avvenuta nei giorni scorsi, dell’emendamento che ha soppresso la soglia massima dei 160 pasti giornalieri somministrabili dagli agriturismi nei fine settimana. “La nostra associazione regionale ha inviato una lettera al Governatore Fontana per manifestare il nostro totale disappunto: si tratta di un provvedimento profondamente distorsivo del mercato, in una situazione in cui, peraltro, gli agriturismi godono già di un regime di favore, soprattutto dal punto di vista fiscale. Di più, è un’iniziativa che compromette il rapporto di connessione diretta con l’attività agricola che, in teoria, l’agriturismo dovrebbe avere ed è tanto più grave perché arriva in un momento di gravissima crisi della ristorazione. Il settore dei pubblici esercizi in Lombardia, sottoposto al lockdown forzato ed indebolito da ferree regole di distanziamento, con i consumi che stentano a ripartire, soffre cali di fatturato medi di oltre il 50%. Occorre sostenere la ristorazione e valorizzarne il ruolo non solo a parole, ma anche con i fatti”.
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