Dopo l’annuncio del premier italiano Giuseppe Conte, che ha decretato tutta l’Italia “zona protetta” nelle nuove misure contro il coronavirus, si moltiplicano le nuove chiusure e le restrizioni dei Paesi stranieri verso l’Italia.
L’Austria chiude le frontiere, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha annunciato uno stop degli ingressi dall’Italia, eccetto per gli austriaci che potranno tornare, ma dovranno restare per due settimane in autoisolamento. Sospesi, quindi, anche tutti i voli di linea per l’Italia, mentre in serata sarà attesa la firma del decreto che bloccherà il traffico su strada e ferrovia. Per gli italiani che per motivi d’urgenza dovessero recarsi in Austria, infine, ci sarà l’obbligo di certificato medico.
Il governo britannico sconsiglia tutti i viaggi nella Penisola se non in casi di estrema necessità e indica auto-isolamento a chiunque arrivi nel Regno Unito dall’intera Italia, anche in assenza di sintomi. La British Airways ha annunciato lo stop di tutti i voli da e per l’Italia. Anche Ryanair cancella tutti i voli da e per l’Italia, da sabato fino al 9 aprile.
L’epidemia inizia a far tremare anche Francia e Germania.
Malta ha sospeso i collegamenti passeggeri con l’Italia, aerei e navali. Sull’isola c’è da poco un quarto positivo al Covid-19, dopo quello di una famiglia italiana rientrata dal Trentino. Ricordiamo che a Malta vivono oltre 9 mila italiani residenti, ai quali ne vanno aggiunti almeno altri 15 mila per lavoro, studio o turismo. Ed è proprio l’ambasciata d’Italia a Malta a rendere noto che è in partenza un catamarano della linea Malta-Pozzallo per trasportare in Italia tutti gli italiani presenti temporaneamente a Malta.
Il governo spagnolo ha deciso di vietare i voli diretti tra l’Italia e gli aeroporti spagnoli dalla mezzanotte di oggi fino al 25 marzo. E ancora, il governo tedesco, alla luce del nuovo decreto italiano sconsiglia caldamente i viaggi in tutta Italia.
E intanto salgono i numeri dei contagiati, le preoccupazioni e le contromisure per fronteggiare il coronavirus anche in Slovenia. Ieri a Lubiana il Consiglio per la sicurezza nazionale ha varato misure importanti, tra cui l’introduzione di controlli della temperatura all’aeroporto, mentre si preparano azioni di controllo anche ai confini terrestri con l’Italia, ha specificato una nota del governo. Le misure alla frontiera italiana sarebbero applicabili da parte della polizia nel giro di 48 ore.
Infine, c’è ancora indecisione ai confini tra Svizzera e Italia. Ad oggi può entrare e uscire solo chi dimostra motivi comprovati lavorativi, con gli appositi certificati. Ma la coda, al confine, è interminabile e le prime indiscrezioni parlano di una possibile chiusura totale o quasi, con turni lavorativi, almeno per i sanitari, alternati per lunghi periodi, dalle due alle tre settimane.