Milano-Mantova 5 ore e mezza di ritardo: Bertolini (UTP): “si potevano trovare soluzioni alternative”

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MANTOVA – Altra giornata di passione, anzi no, proprio da incubo, per i pendolari della Mantova-Milano. Lunedì sera il temporale ha fatto i suoi danni, ma l’emergenza non è stata gestita al meglio. Tre i treni coinvolti nei disagi: quello in arrivo alle 20.18 a Mantova, arrivato con 5 ore e mezza di ritardo, quello con arrivo previsto alle 21.18, arrivato 5 ore dopo e il 22.18: soppresso.

“Il problema è che hanno fatto partire i treni da Milano nonostante si sapesse che la linea era interrotta a causa di alberi e piante cadute sui binari – spiega Andrea Bertolini, Dirigente Area Sistemi di Trasporto Membro della Segreteria Regionale Lombardia
UTP Associazione Utenti del Trasporto Pubblico – e così i treni sono rimasti fermi a Lodi per tre ore“.

Nessun autobus sostitutivo, già impegnato su altre linee e scarsa comunicazione hanno lasciato i viaggiatori in balia di se stessi senza poter far nulla.

“Trenord avrebbe potuto chiedere a RFI di deviare i treni e di farli passare da Treviglio, o sulla Piacenza Cremona per evitare l’interruzione che era tra Codogno e Cremona, ma invece non è stato fatto” prosegue Bertolini.

E non è finita qui, ieri sera il “Pendolino” che doveva arrivare a Mantova alle 23.03 per un guasto ad Orvieto è arrivato in città con 95 minuti di ritardo.

E se su alcune linee proseguono incessantemente i disagi, sua altre si investe per migliorare la circolazione. Come nel caso della Modena-Carpi-Verona

Interventi sulla linea Modena-Carpi-Verona

Intanto sulla  linea Modena – Carpi – Verona previsti al via interventi per migliorare la regolarità del traffico. Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha attivato nella notte un upgrading tecnologico dell’Apparato Centrale Computerizzato Multistazione del Nodo di Bologna, il nuovo sistema consentirà una migliore gestione dell’utilizzo dei binari all’interno dello scalo Modena Zona Industriale, integrato ora nell’apparato di Quattro Ville, nonché un più efficace inoltro dei treni merci, riducendo le interferenze con la circolazione dei treni passeggeri sulla linea Modena – Carpi –Verona.

A beneficiare di un nodo modenese più regolare sarà anche il traffico sulla linea convenzionale Bologna – Piacenza, che nella stazione di Modena ha uno dei principali centri di gestione. Proseguono anche in Emilia Romagna le attività di upgrading tecnologico della rete ferroviaria, che si affiancano a quelle di potenziamento infrastrutturale.

L’investimento di RFI per questo ultimo intervento è stato di 5,5 milioni di euro.