Per Corti e Cascine, la pioggia non scoraggia i visitatori e gli spazi rurali si riempiono

MANTOVA – La prima delle giornate della XXVI edizione di “Per corti e cascine” ha registrato l’affluenza di numerosi visitatori, a volte calzando stivali e aprendo ombrelli. Le giornate di “Per corti e cascine”  sono un’occasione per conoscere lo spazio rurale e la vita in campagna, l’agricoltura e il cibo contadino, la maestria di tanti agricoltori che garantiscono la fonte del cibo.

Con la pandemia,  la voglia di spazi aperti e di contatti con la natura si  è notevolmente accresciuta, dando un notevole contributo al rilancio del turismo rurale.

I sei circuiti distribuiti nella provincia mantovana  hanno presentato un quadro multiforme  e assai vivace dell’agricoltura contadina: cantine, caseifici familiari, fattorie didattiche e sociali, aziende orticole, allevamenti allo stato semibrado  di suini e allevamenti di lumache, laboratori per la preparazione di mostarde,  salumi,  cucina familiare,  coltivazioni di piante officinali, agribirrifici e tanti altri prodotti tradizionali. Tutte proposte all’insegna della sostenibilità,  della biodiversità e dell’inclusione sociale.

Lungo la strada del vino e dell’olio,  i visitatori hanno  apprezzato i vini delle varie cantine familiari, in particolare quelli  naturali della cantina “La Bacheta”,  condotta da una giovane  ragazza. Sulla  via Postumia, molti hanno voluto conoscere le esperienze della fattoria sociale “Cascina Sguazzarina”. Lungo la strada  del riso, come sempre, l’azienda agricola “Il forte di Attila” ha registrato una grande partecipazione di persone;  molte anche  si sono fermate presso l’azienda agricola “Porcalora” per vedere da vicino  gli allevamenti semibradi di suini e per gustare la buona cucina dell’agriturismo. Sempre sullo stesso percorso, presso la località Cardinala,  i visitatori hanno manifestato il loro consenso alle mostarde del “Loghino delle donne”, una nuova realtà animata  da sole donne, e, ad Ostiglia, in molti hanno voluto conoscere l’allevamento di lumache “La Bavetta”, gestito da  un giovane ragazzo.

Nella zona dell’Oglio Po e del cremonese,  particolarmente affollata di visite, l’azienda agricola “Jenny Green”  di Piadena, dove  gli ospiti hanno potuto conoscere le coltivazioni di piante officinali e la distillazione di oli essenziali.

Nell’area periurbana di Mantova,  particolarmente condivise  le esperienze  della cooperativa sociale  “Hortus” e nell’Oltrepò  mantovano  assai  ricercati i salumi dell’agriturismo “Corte Valle San Martino”.

Questa prima giornata si è distinta per il gran numero di giovani che hanno percorso le strade delle campagne mantovane alla ricerca di prodotti genuini,  e di esperienze resilienti  che in questi anni hanno saputo reinventarsi, rinnovando gli indirizzi colturali di tante aziende agricole.

Ancora una volta,  le mappe edite in occasione di “Per corti e cascine” sono servite per la scoperta delle campagne mantovane, tanto da rimanere un utile strumento da consultare  per organizzare visite tutto l’anno. Da venerdì a domenica 21 maggio, seconda giornata  della manifestazione, è prevista la partecipazione di   delegazioni di agricoltori abruzzesi  e irlandesi,  nell’ambito  di un progetto europeo di cooperazione,  denominato  “I mercati contadini uniscono l’Europa”.

Gli impianti idrovori aperti hanno permesso, grazie alla collaborazione di  quattro consorzi  di bonifica distribuiti sul territorio, di conoscere dall’interno queste imponenti opere idrauliche ed architettoniche così strategiche per il nostro territorio.

Domenica 21 maggio,  la manifestazione si ripeterà  con le stesse modalità. Per conoscere le aziende partecipanti,   si possono consultare i social del Consorzio, il sito www.percortiecascine.it, e  ritirare le cartoguide presso la sede del Consorzio a Mantova o presso i mercati contadini.