Team building per le “Zebre Parma” e il “San Pietro Young” insieme in una entusiasmante giornata in Latteria

GOITO – Una bellissima giornata nel segno dello stare insieme, del confronto, e dei valori più veri. E’ quella che lunedì scorso ha visto la Latteria San Pietro di Goito teatro di un’esperienza di formazione e di team building per la squadra di Rugby internazionale “Le Zebre Parma” e per il team di “San Pietro Young”, ovvero il gruppo di giovani composto da figli di soci della latteria ma anche di dipendenti impegnati da tempo nella promozione e organizzazione sul territorio di numerose e interessanti iniziative.
“Oltre ad un’esperienza pedagogica, l’evento aveva l’obiettivo di creare un momento di relazione e confronto tra le due squadre, apparentemente diverse per attività e mission, vicine invece per diversi valori condivisi, quali la passione per il proprio lavoro, il gioco di squadra verso un fine comune, lo spirito di sacrificio e la costanza, l’entusiasmo per lo sport. Gioco, fatica e divertimento sono stati gli ingredienti di una giornata che non ti aspetti” spiega il presidente della Latteria San Pietro Stefano Pezzini. (clicca sulle immagini per ingrandirle)

Gli atleti delle Zebre  presenti al gran completo con tutto lo staff tecnico e capitanati dal presidente Michele Dalai, si sono cimentati in sfide che volevano avvicinare le fatiche quotidiane dell’agricoltura allo sport.
La prima gara ha visto spingere a gran forza un bottolone di fieno dei prati stabili verso una mucca.
La seconda prova prevedeva una staffetta con i bidoni di latte ed infine lo spostamento di forme di Grana Padano da un luogo ad un altro.

Al termine tutti in San Pietro Accademy per un collegamento con Matteo Pincella (nutrizionista della Nazionale di calcio) per capire come la giusta e sana alimentazione sia  elemento fondamentale per vincere le sfide  sui campi di Rugby internazionali.

Soddisfazione di Pezzini che ha ricordato come “le fatica di tutti i giorni dei giovani  allevatori e collaboratori di Latteria San Pietro siano poco rispetto alla durezza degli allenamenti e delle partite di rugby, ma contribuiscano ad uno scopo straordinario che è alimentare il Paese”.
Dalai ha ricordato quanto “siano privilegiati i giovani che nel rugby hanno trovato le chiavi del successo ma che li attende un mondo del lavoro fatto  ancora da impegno e sacrificio”.

Il Consorzio di Tutela Grana Padano, presente con la dott.ssa Ilenia Martinotti, ha spiegato alcuni cenni storici del Grana Padano evidendo come sia “lontana l’origine del formaggio che si colloca nell’anno 1000 nell’abbazia di Chiaravalle e ha ricordato quanto lo sport sia strategico nel piano di comunicazione consortile”.