ROMA (ITALPRESS) – “E’ una scadenza pesante, che il governo ha deciso di non considerare tra i problemi di questo periodo lasciando la scelta ai Comuni”. Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, sul termine massimo fissato per martedì 16 giugno legato al pagamento della prima rata dell’IMU, la patrimoniale sugli immobili da 22 miliardi l’anno. In un’intervista all’Italpress, il presidente della Confederazione italiana della proprietà edilizia va nel dettaglio della nuova Imu: “Semplicemente con il 2020 si è cambiato nome all’imposta. Nel 2019 c’erano Imu e Tasi, ora sono state unificate nella sola Imu. Dal punto di vista sostanziale non c’è un cambiamento, ma ci sono dei peggioramenti”.
“Adesso sono all’attenzione di tutti le attività economiche che non riescono a ripartire. E’ da tempo che diciamo di eliminare l’Imu sui negozi sfitti, sono dei costi importanti. Il problema si aggraverà perchè molte attività rimarranno chiuse”, spiega Spaziani Testa, che aggiunge: “Bisogna ridurre questo carico di imposizione che è eccessivo. Noi avevamo chiesto che si approfittasse della riforma dell’Imu per eliminare alcune storture”.
“Per esempio il tema della tassazione degli immobili inagibili e inabitabili: sono ancora tassati, a nostro avviso questa cosa grida vendetta. Il 50% non basta”, prosegue Spaziani Testa. Al centro del ragionamento del presidente di Confedilizia soprattutto i piccoli comuni e i borghi: “Sono tassazioni che gravano su famiglie che hanno ereditato luoghi dove purtroppo non c’è più vita, andrebbero aiutate. Secondo noi, nei comuni fino a tre mila abitanti bisognava togliere l’Imu per gli immobili”.
Confedilizia sarà presente agli Stati “Saremo lì con le altre organizzazioni nella giornata di mercoledì, ad ascoltare e fare le nostre proposte. Chiederemo di rafforzare il credito d’imposta previsto per gli affitti non abitativi nel decreto rilancio. Necessario potenziarlo perchè è una buona misura che necessita di maggiore spinta. Per il settore commerciale bisognerà, per il futuro, ridurre la tassazione sui proprietari che affittano”.
(ITALPRESS).
“Adesso sono all’attenzione di tutti le attività economiche che non riescono a ripartire. E’ da tempo che diciamo di eliminare l’Imu sui negozi sfitti, sono dei costi importanti. Il problema si aggraverà perchè molte attività rimarranno chiuse”, spiega Spaziani Testa, che aggiunge: “Bisogna ridurre questo carico di imposizione che è eccessivo. Noi avevamo chiesto che si approfittasse della riforma dell’Imu per eliminare alcune storture”.
“Per esempio il tema della tassazione degli immobili inagibili e inabitabili: sono ancora tassati, a nostro avviso questa cosa grida vendetta. Il 50% non basta”, prosegue Spaziani Testa. Al centro del ragionamento del presidente di Confedilizia soprattutto i piccoli comuni e i borghi: “Sono tassazioni che gravano su famiglie che hanno ereditato luoghi dove purtroppo non c’è più vita, andrebbero aiutate. Secondo noi, nei comuni fino a tre mila abitanti bisognava togliere l’Imu per gli immobili”.
Confedilizia sarà presente agli Stati “Saremo lì con le altre organizzazioni nella giornata di mercoledì, ad ascoltare e fare le nostre proposte. Chiederemo di rafforzare il credito d’imposta previsto per gli affitti non abitativi nel decreto rilancio. Necessario potenziarlo perchè è una buona misura che necessita di maggiore spinta. Per il settore commerciale bisognerà, per il futuro, ridurre la tassazione sui proprietari che affittano”.
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