MANTOVA – “Il Florovivaismo è strategico per la crescita del verde Made in Italy, per l’agricoltura e per i territori e prevede una ripresa dopo le difficoltà incontrate nell’era Covid“. A dirlo Coldiretti Mantova che proprio ieri sera ha tenuto un incontro con gli imprenditori del distretto florovivaistico Plantaregina, la realtà guidata da Paolo Arienti con epicentro a Canneto sull’Oglio.
“Lo stesso assessore lombardo Fabio Rolfi – ha detto Nada Forbici, coordinatrice della Consulta nazionale dei florovivaisti e presidente di Assofloro – ha attivato un tavolo di confronto sul florovivaismo, assicurando attenzione al settore, come dimostrato con l’erogazione dei 7mila euro per impresa al culmine della crisi pandemica”.
“Per Coldiretti il florovivaismo è un’attività di primaria importanza”, ha ribadito Erminia Comencini, direttore di Coldiretti Mantova. Fondamentale, è “la condivisione della progettualità e fare rete”, hanno spiegato il presidente di zona di Coldiretti, Claudio Grazioli, e il presidente di Plantaregina, Paolo Arienti.
27mila aziende con 100.000 occupati in tutta Italia, 2000 specie vegetali coltivate su una superficie di 30.000 ettari, vale circa 2,6 miliardi di euro all’anno, pari al 5% del Pil agricolo: “Numeri per nulla trascurabili – ha indicato Marco Scalvini, segretario di zona di Asola, che ha successivamente approfondito i temi legati alla commercializzazione e all’export di piante”.
Le piante hanno un ruolo strategico, non solo per bellezza, ma perchè forniscono ossigeno, e il futuro non può che essere green.
“Siamo, per usare una metafora alimentare, centrali come il pane – continua ha detto Nada Forbici, coordinatrice della Consulta nazionale dei florovivaisti e presidente di Assofloro – naturalmente sarà opportuno costruire un dialogo sia per un confronto costruttivo con le pubbliche amministrazioni che fra gli operatori stessi, per evitare di produrre in maniera disarticolata e senza alcuna progettualità”.
Una speranza di ripresa anche per i manutentori del verde, purché venga concesso loro l’opportunità di inserirsi nella valorizzazione dei residui all’interno di un percorso di economia circolare.
In queste settimane è in discussione al Senato la legge sul Florovivaismo, “da seguire con attenzione affinché venga mantenuto il riconoscimento di prodotto agricolo a piante e fiori”, ha reso noto la presidente di Assofloro, Nada Forbici.
“È indispensabile però partecipare all’attività aggregativa – ha raccomandato Arienti -, perché dai numeri possiamo rafforzare la rappresentanza e, di conseguenza, il peso politico”.