La piccola Francesca (otto anni) dona i suoi risparmi all’ospedale di Asola. Intanto al Poma arriva la Pasqua

L'ospedale di Asola

MANTOVA – Un piccolo gesto ma il cui valore è ben più grande: nei giorni scorsi una bimba di soli otto anni ha voluto donare all’ospedale di Asola i suoi risparmi. Denaro che la piccola Francesca ha devoluto al personale medico del nosocomio che, come “affermato dalla bimba, “sta affrontando grandi difficoltà” in questo periodo di emergenza sanitaria. A ricevere la chiamata del papà di Francesca, che avvisava della donazione, la responsabile del Punto di Contatto di Asola Anna Elisa Chiari: “Non nascondo l’emozione che mi ha colta,  sono rimasta senza parole pensando che una bambina rinunci ai propri risparmi per devolverli al personale ospedaliero. Senza dubbio una grande lezione di vita. Ecco uno dei pochi aspetti positivi di questo dramma”, ha spiegato.

I gesti di vicinanza al Poma non finiscono, però qui: Simone Salvagni, in collaborazione con il suo chitarrista nella band 4Tune band Gary Gherardini ha composto la canzone “Voglia di sognare (Andrá tutto bene!)”. Un’iniziativa che si inserisce nelle più ampia #Mantovareagisce – I ragazzi di Castellucchio per il Poma; un progetto pensato per raccogliere fondi a favore dell’ospedale di Mantova. La canzone e il relativo videoclip saranno pubblicati il 14 aprile sulle principali piattaforme, con indicazione del codice Iban per le donazioni.

E se si parla di arte ed allegria, ecco che in pediatria sono arrivate uova di cioccolato dall’Associazione Insieme per gli amici di Alice, Lions, Panificio Eredi Lanzoni, Panificio pasticceria Fiorini Lorenzo di Marmirolo. Arrivate uova di Pasqua e colombe anche da AIL, Ferrero, Gruppo Scout MN3 – Buscoldo, Maina, Colombe Balocco e Nestlè.

A portare il buon umore nei reparti è, però Dottorso: l’orsetto in camice bianco realizzato grazie alla collaborazione con l’artista Federico Bassi nel 2016. Un personaggio-guida divenuto ormai simbolo dell’emergenza che aiuta gli utenti a capire quando è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso e quando invece è controproducente. Dottorso si è, infatti, adeguato all’emergenza Covid presentandosi con una mascherina sul volto, un mantello da supereroe, il virus sotto il piede con un gesto trionfante. Sullo sfondo l’arcobaleno e il profilo di Mantova. Il disegno in bianco e nero sarà nelle sale d’attesa del Pronto Soccorso e delle Pediatrie per essere colorato dai bambini.

“Se avrai pazienza e seguirai i miei consigli, costruiremo insieme un Pronto Soccorso migliore”, dice Dottorso. Nelle sale d’attesa del Pronto Soccorso di Mantova, Asola e Pieve pannelli in lingua italiana, francese, araba e cinese spiegano, inoltre, i casi in cui è indispensabile rivolgersi al Pronto Soccorso. Sulle pareti del Pronto Soccorso di Mantova trovano, invece, spazio le “parole del soccorso’” tratte dagli encomi ricevuti dai cittadini e dalle riflessioni degli operatori.