La piena del Secchia attesa domani pomeriggio, sorvegliato speciale il ponte ferroviario di Quistello. Idrovore in azione.

Maltempo, la piena del Secchia attesa domani pomeriggio, Fer posiziona i panconi al ponte di Quistello. Idrovore in azione, chiusi i laghi di Mantova

MANTOVA – La piena del Secchia arriverà domani nel primo pomeriggio nel territorio mantovano ed è questa la situazione che più sta allarmando e che è stata al centro del Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) tenutosi oggi pomeriggio e presieduto dalla Prefettura con il Viceprefetto Vicario Giorgio Spezzaferri e il Dirigente di Protezione Civile Angelo Araldi, che si sono collegati in videoconferenza con tutti i Comuni mantovani interessati dall’emergenza maltempo, con Provincia, Aipo, Protezione Civile, Ferrovia Emilia Romagna (Fer) e Forze dell’ordine.
Quella attesa nei comuni mantovani bagnati dal Secchia, e quindi Moglia, Quistello e San Benedetto Po, è una piena analoga a quella del dicembre 2017 (il record è invece del 2009): un evento dunque verso cui prestare la massima attenzione anche se al momento non si prevedono grossi problemi. Questo grazie anche al fatto che il Po, dove il Secchia confluisce, sta tirando bene perchè fino a due giorni fa era bassissimo (a Borgoforte – 70cm) quindi anche se sta salendo velocemente ha ancora ampio margine e può quindi incamerare importanti quantitativi di acqua dall’affluente.
Oggi il Secchia ha esondato a Campogalliano nel modenese dove però, proprio come spiegato dal dirigente della Prefettura Araldi, “il fiume ha caratteristiche più torrentizie rispetto al tratto mantovano. Inoltre gli argini in Emilia sono più bassi rispetto a quelli mantovani dove sono stati realizzati prendendo come riferimento quelli del Po”.
Su tutto il tratto mantovano del Secchia è già scattata la vigilanza arginale.
La Prefettura ha chiesto a enti locali e forze dell’ordine di tenere informata la popolazione residente in golena o in prossimità degli argini circa l’evolversi della situazione e di intervenire, se fosse necessario, anche con ordinanze comunali di evacuazione. 
A Ferrovie Emilia Romagna (Fer) è stato raccomandato di mantenere “un’interrotta vigilanza nei riguardi del ponte ferroviario di Quistello al fine della tempestiva adozione delle necessarie misure, fino alla sospensione della circolazione dei convogli al raggiungimento dei prescritti livelli di soglia ovvero al verificarsi di peculiari profili di pericolosità”.
Fer, se dovese rendersi necessario. sperimenterà per la prima volta dei “panconi” (un sistema di palanche) che saranno posizionati a ridosso della ferrovia insieme a dei sacchi di sabbia, in modo da mettere in sicurezza il ponte. Il Comune di Quistello si è offerto per provvedere al reperimento della sabbia oltre che di un escavatore necessario per le operazioni. Fer avrà anche bisogno di una gru per scaricare i panconi.
E’ invece praticamente rientrato l’allarme per il Chiese dato che Aipo, nel corso del CCS ha fatto presente che il rialzo idrometrico è più contenuto rispetto a quello inizialmente previsto: questo perchè nelle zone montane del primo tratto del fiume ha nevicato invece che piovere. Ai sindaci dei Comuni di Asola, Casalmoro, Acquanegra e Canneto interessati dal passaggio del fiume è stata comunque raccomandata massima vigilanza.
Il Po, come anticipato, al momento non desta preoccupazioni anche se bisognerà vedere cosa accadrà nei prossimi giorni, soprattutto in Piemonte. Non sarà comuqne secondario nemmeno quanto accadrà più a valle. Sotto controllo al momento pure l’Oglio.
Nel mantovano, dove anche per domani le previsioni meteo indicano pioggia, i canali sono ormai al limite, alcuni come Molinella e Allegrezza sono esondati (vedi anche: Cresce l’allarme meteo nel mantovano, esondati Molinella e Allegrezza. Paura per il Secchia),
i terreni non sono più in grado di trattenere acqua.
Sono in funzione tutti gli impianti che pompano acqua del Consorzio Territori del Mincio e questa sera entrano in funzione anche i due impianti a Moglia di Sermide del Consorzio Terre dei Gonzaga in Destra Po.
I laghi di Mantova sono stati interclusi e l’acqua è stata deviata nel Diversivo.