Tragedia a Castiglione: agricoltore 56enne si ribalta con il muletto e muore

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Erano passati pochi minuti dopo le 11 quando un 56enne, titolare di un’azienda agricola, mentre stava operando con un muletto si è ribaltato in un campo in via Ospedale Valle Oscura. L’uomo, rimasto schiacciato dal mezzo è morto prima dell’arrivo dei soccorsi del 118.
Sul posto anche carabinieri, vigili del fuoco e personale dell’Ats per chiarire la dinamica della tragedia.
Dalle prime ricostruzioni, sembra che Gabriele Ferronato, contitolare con il fratello Maurizio dell’azienda agricola “Pioppette” a Grole, frazione di Castiglione delle Stiviere, stesse tornando verso la cascina a bordo di un muletto.
Lungo la strada sterrata tra i campi che stava percorrendo, rialzata rispetto al piano di campagna, il 56enne avrebbe perso il controllo del carrello elevatore. Il mezzo è finito con la ruota vicino alla riva di un fossato ribaltandosi su un fianco e travolgendo l’agricoltore, rimasto incastrato tra i montanti del muletto. A dare l’allarme un passante che ha avvisato subito i familiari. La salma del 56enne, sposato e con due figli, si trova ora alle camere mortuarie di Mantova.

Il mezzo era di proprietà e la vittima era un agricoltore esperto, una tragica fatalità la causa dell’incidente mortale.

Il Pd Lombardia: “La strage va fermata”

L’incidente sul lavoro a Castiglione si è verificato proprio nel giorno in cui, nel Consiglio regionale della Lombardia, il Pd presenta una mozione urgente per chiedere alla Regione di fare di più sul tema sicurezza sul lavoro: “La ripresa del lavoro dopo i mesi più duri della pandemia ha coinciso con un aumento degli incidenti sul lavoro, purtroppo anche mortali”, hanno dichiarato i consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni e Raffaele Straniero, firmatari della mozione. “C’è un grande problema di sicurezza sul lavoro e sicuramente mancano controlli adeguati. Nelle nostre ATS, il personale addetto ai controlli sui luoghi di lavoro in dieci anni è passato da quasi mille addetti a meno di seicento, e i dipartimenti di prevenzione hanno visto un taglio di addetti del 40 per cento”.