“Sport in secondo piano di fronte all’emergenza” è il caso, tra i tanti, del Tennis Tavolo Castel Goffredo, uno dei paesi più colpiti dai contagi

CASTEL GOFFREDO – 32 casi di coronavirus, tanti quanto Mantova città, secondo solo a Viadana. Per questo tutto si ferma. Anche lo sport. E’ il caso del  Tennis Tavolo Castel Goffredo, che, come tutte le altre realtà, sta osservando la quarantena aspettando che l’emergenza finisca per poter tornare in campo.

Franco Sciannimanico, general manager, oltre che castellano,ha raccontato sulla stampa locale come sta vivendo questi giorni temendi per il suo paese.

“La situazione è surreale – dice – è tutto fermo, non possiamo fare altro che restare in casa e aspettare che l’emergenza finisca. Il paese è stato colpito pesantemente, c’è grande apprensione; dobbiamo rispettare le indicazioni che arrivano dagli esperti, adottare comportamenti adeguati. Ognuno di noi deve fare la sua parte“.

Fermare tutto è stata una scelta dolorosa, ma necessaria, palazzetti chiusi, atleti che non si possono allenare, ma di fronte a questa situazione, ovviamente, lo sport passa in secondo piano.

Resta il dubbio sul futuro dei campionati, che – fanno sapere – “se dovesse saltare non sarà la fine del mondo“.

Tutti in casa ad aspettare il bollettino giornaliero sperando arrivino buone notizie, ma finora purtroppo non ne sono arrivate.

“In questa situazione, conclude Sciannimanico, nessuno pensa allo sport. Combattiamo un avversario sconosciuto, ma tutti insieme lo batteremo”.